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UNEP

Comunicato stampa, 21 Agosto 2007
Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (Germania)

Nazioni Unite: “NO ALLA COOPERAZIONE CON LA BAYER!”

Dal 26 al 30 agosto, si terrà a Leverkusen in Germania, la terza International Youth Conference (Conferenza Internazionale Giovanile) dell'UNEP (Programma Ambientale della Nazioni Unite). La Conferenza sarà ospitata e co-organizzata dalla compagnia farmaceutica BAYER che ha il suo quartier generale a Leverkusen. Achim Steiner, Direttore Esecutivo dell'UNEP, Werner Wenning, Amministratore Delegato della BAYER e Sigmar Gabriel, Ministro Federale per l'Ambiente della Germania, daranno il via alla Conferenza. Il secondo giorno dell'evento prevede "colloqui con esperti della Bayer sulla protezione industriale dell'ambiente" e "visite a servizi ambientali della Bayer"

La BAYER ha sostenuto economicamente l'UNEP a partire dalla fine degli anni '90. La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer, che ha controllato la multinazionale per oltre 25 anni, critica questa cooperazione. La BAYER, attraverso le sue lobby, ha lottato contro la maggior parte degli accordi sulle questioni ambientali dal Protocollo di Kyoto per la protezione del clima, alle nuove leggi Europee sulle sostanze chimiche, alla messa al bando dei CFC o agli sforzi per ridurre l'uso dei pesticidi. Allo stesso tempo la BAYER produce numerose sostanze altamente pericolose come solventi plastici, il Bisphenol A e il fosgene. La BAYER guida il mercato mondiale dei pesticidi, molti dei quali sono responsabili di inquinamenti e avvelenamenti in tutto il mondo. In passato la Compagnia ha anche prodotto PCB, gas velenosi e coagulanti del sangue infetti da HIV.

La BAYER ha una lunga storia di precedenza al profitto piuttosto che ai diritti umani e a un ambiente sano. Essa ha iniziato dozzine di collaborazioni e sponsorizzazioni con organizzazioni mediche, ambientali o educazionali, particolarmente nei campi in cui la compagnia è più criticata. La BAYER ha approfittato di queste collaborazioni per sviare le critiche dei gruppi di attivisti o dei media e per sfruttare la buona immagine dei suoi partner in modo da presentare una facciata umanitaria, senza però cambiare il suo comportamento nella realtà dei fatti. La collaborazione con le Nazioni Unite attraverso l'UNEP occupa un sacco di spazio sul sito web della Compagnia e in molte delle sue brochure pubblicitarie.

In passato abbiamo visto come l'UNEP abbia accettato le dichiarazioni pubbliche della BAYER su presunti miglioramenti ambientali senza andare a fondo nella questione. Per esempio, due anni fa, in una lettera alla Coalizione contro i pericoli derivanti dalla BAYER, Eric Falt, Direttore della Divisione di Comunicazioni dell'UNEP, affermava che "la BAYER ha ridotto le sue emissioni di gas serra nel mondo del 60% dal 1992 e ha quindi più che rispettato i parametri del Protocollo di Kyoto per il 2020". La BAYER e l'UNEP hanno addirittura organizzato insieme una competizione internazionale di disegni di bambini sul tema del cambiamento climatico.

In realtà la diminuzione delle emissioni nocive della BAYER esiste per lo più solo sulla carta. La riduzione dipende principalmente dal fatto che ora la Bayer acquista dall'esterno l'energia necessaria alla sua produzione e in parte dalla vendita di due compagnie consociate. Allo stesso tempo la BAYER si è attivata con la sua lobby presso il governo tedesco per impedire qualunque legge vincolante sulla riduzione delle emissioni di CO2. Solo nel luglio del 2007, dopo una campagna di due anni da parte della Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer e di articoli negativi sui media, la BAYER ha reso pubblici i dati della sua produzione complessiva di CO2. Se si includono le emissioni dei suoi fornitori di energia il totale ammonta a 7,5 milioni di tonnellate. La favola della riduzione del 60% non è più sostenibile.

La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer ha documentato centinaia di casi in cui i prodotti della Bayer hanno procurato danni alle persone e all'ambiente. La BAYER ha interrotto la produzione di certi prodotti pericolosi solo sotto la pressione dell'opinione pubblica. Noi crediamo che l'UNEP debba discutere la responsabilità delle grosse compagnie nei problemi ambientali e debba promuovere regolamenti vincolanti a livello globale.

Temiamo che accettando soldi dalle multinazionali, si crei una dipendenza. L'UNEP e le Giovani Guide Ambientali saranno meno pronti a mettere in discussione il riuolo delle multinazionali se ricevono sostegno economico dalla BAYER. Per questo invitiamo l'UNEP a sospendere questa cooperazione.

Sostenete la nostra campagna:
· scrivete al direttore dell'UNEP Achim Steiner (achim.steiner@unep.org)
· lettera modello (in inglese): http:www.cbgnetwork.de/2089.html
· mandate copia della vostra lettera a CBGnetwork(at)aol.com
· Bayer: disinformazione sulla difesa del clima (http:www.cbgnetwork.de/1393.html)
· International Youth Conference: http:www.tunza2007.unep.bayer.com