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National Geographic

29 ottobre 2015

National Geographic Society
Gary E. Knell, President and CEO
1145 17th Street N.W.
Washington, D.C., USA

Lettera aperta: fermate la cooperazione con la BAYER

Caro Signor Knell,

la settimana scorsa National Geographic e BAYER CropScience hanno annunciato il lancio del loro gioco online "Top Crop: Farming for the Future" (Massimo raccolto: l'agricoltura del futuro). Melina Bellows, capo dell'Ufficio Educazione del National Geographic ha affermato che "il gioco è un ottimo esempio di come possiamo insegnare ai ragazzi i problemi e le soluzioni con cui si confrontano gli agricoltori nella realtà."

La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla BAYER (CBG Germania), che da oltre 35 anni sta monitorando le attività della Bayer, critica tale scelta. A nostro parere National Geographic dovrebbe parlare delle responsabilità delle multinazionali nei problemi ambientali, specialmente nel campo dell'agricoltura. Aiutando la BAYER a ripulire la propria immagine ambientale si mettono in pericolo la missione e l'integrità della National Geographic Society.

La BAYER ha iniziato dozzine di collaborazioni con organizzazioni mediche, ambientali e educazionali, specialmente in quei campi in cui la Compagnia è particolarmente criticata. La BAYER ha usato queste collaborazioni per sviare le critiche mosse da gruppi come il nostro o dai media. La BAYER cerca di sfruttare la buona immagine dei partner per presentare una facciata corporativa umanitaria senza però cambiare il suo comportamento nella realtà.

Ecco alcuni esempi di come la BAYER dia precedenza al profitto a scapito della salute ambientale:

=> Con una fetta di mercato globale del 20% la BAYER è il secondo maggior produttore di pesticidi. L'Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) stima che ogni anno avvengano circa 20 milioni di casi di avvelenamento da pesticidi, dei quali fino a 200.000 risultano letali. La BAYER non ha mantenuto la sua promessa di ritirare dal mercato entro il 2000 tutti i pesticidi classificati dall'OMS come estremamente pericolosi. Se l'avesse fatto si sarebbero potute salvare tante vite. La Compagnia viola anche regolarmente il Codice di Condotta della FAO sulla gestione dei pesticidi.

=> I dirigenti della BAYER conoscono fin dagli inizi degli anni '90 i rischi per l'ambiente creati dai pesticidi neonicotinoidi. Ma la Compagnia ha sempre minimizzato i pericoli, presentato alle autorità studi carenti e ignorato il declino delle api e di altri impollinatori in molte parti del mondo.

=> La BAYER è uno dei maggiori fornitori di semi geneticamente modificati (OGM). Contrariamente a quanto sostenuto dalla Compagnia, i raccolti OGM non aiutano a risolvere il problema della fame. Circa l'80% dei raccolti OGM viene usato come mangime per animali. Le piante geneticamente modificate non sono resistenti alla siccità né hanno un rendimento maggiore. La loro coltivazione su aree sempre più grandi riduce il suolo disponibile per produrre cibo per alimentazione umana e rende più difficile sfamare le popolazioni locali

=> Il Glufosinato, un erbicida somministrato in combinazione con soia, cotone e mais OGM, può causare deformità nei feti ed è classificato come tossico per il sistema riproduttivo. Il glufosinato non sarà più vendibile in Europa a partire dal 2017, ma questo non ha impedito alla BAYER di aumentare significativamente la produzione di glufosinato negli Stati Uniti.

=> Negli Stati Uniti, la BAYER ha speso svariati milioni di dollari in campagne per sconfiggere le iniziative che volevano i prodotti OGM dichiarati in etichetta. Questo è un classico esempio di due pesi e due misure: in Europa gli ingredienti OGM devono essere dichiarati in etichetta.

=> La BAYER, attraverso le sue lobby, si è opposta a quasi tutti gli accordi su questioni ambientali, dal Protocollo di Kyoto per la protezione del clima alle leggi europee sulle sostanze chimiche, dalla messa al bando graduale dei CFC agli sforzi per ridurre l'uso dei pesticidi.

=> La BAYER produce tuttora un grande numero di sostanze altamente pericolose come plastificanti, Bisfenolo A e fosgene. In passato la Compagnia ha prodotto anche PCB, gas velenosi e prodotti anti coagulanti infettati dal virus HIV.

La Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer (CBG Germania) ha documentato centinaia di casi in cui i prodotti della BAYER hanno causato danni alle persone e all'ambiente. La Compagnia ha smesso la produzione di certi prodotti pericolosi solo quando vi è stata costretta dalle pressioni dell'opinione pubblica.

Temiamo che iniziando una cooperazione con questa multinazionale, National Geographic possa diventare meno disponibile a discutere gli aspetti negativi degli affari della BAYER. Per questo vi invitiamo a fermare questa cooperazione e ad attivarvi presso tutte le parti per conoscere più a fondo la Compagnia e le sue attività.

Rimaniamo in attesa di una vostra risposta,

Philipp Mimkes
Axel Koehler-Schnura
Coalizione contro i pericoli derivanti dalla Bayer